Descrizione
NATURA PIEVESE – MESE DI SETTEMBRE 2025
a cura di Graziano Cireddu*
L’ultima parte di agosto ha portato con sé un turbinio di piogge e temporali, che hanno rinvigorito la nostra oasi e lasciato un'eredità di abbondanza idrica, promettendo un settembre vibrante e ricco di vita. Sebbene i primi funghi, di cui parleremo nel dettaglio il mese prossimo, stiano già timidamente spuntando, è doveroso lanciare un appello ai raccoglitori: non avventuratevi mai a raccogliere specie che non conoscete alla perfezione, né a fidarvi di metodi empirici di identificazione.
Questa ritrovata umidità ha dato il via alle fioriture settembrine. Seppur meno variegate rispetto all'esplosione di colori primaverili, esse sono di fondamentale importanza per l'ecosistema. Ecco la Buddleia, con le sue caratteristiche infiorescenze violacee che attraggono le farfalle come una calamita; la Malva maggiore, dalle note proprietà lenitive; e soprattutto il Topinambur, un tubero commestibile e commercializzato, i cui fiori, simili a grandi margherite dorate, rallegrano e illuminano le radure.
Per la fauna, la fine dell’estate segna l’inizio di una frenetica preparazione. Esaurite le cure parentali, grandi e piccoli di tutte le specie hanno un unico, urgente obiettivo: fare incetta di cibo ancora abbondante per costruire le riserve necessarie ad affrontare l’autunno e l’inverno.
Indipendentemente dal destino che li attende, tutti gli animali si muovono con un comune proposito: accumulare massa grassa. Chi, come le rondini, intraprenderà la lunga rotta migratoria, ha bisogno di un surplus energetico per il viaggio. Chi, come ricci e scoiattoli, si ritirerà in un lungo letargo, deve avere sufficienti riserve per sopravvivere al lungo sonno. Altri ancora, come i conigli e diverse specie di uccelli stanziali, inizieranno a breve a rallentare i propri ritmi biologici, ma necessitano comunque di un’adeguata scorta.
Per fortuna, la natura offre un banchetto abbondante. Giungono a maturazione diversi frutti selvatici e minori, come noci e nocciole, fondamentali per la dieta degli animali. Le risaie, con l’acqua che ancora vi ristagna, si trasformano in un’autentica risorsa per gli uccelli pescatori, e lo stesso vale per i predatori che prosperano in questo ambiente ricco di prede.
Settembre si conferma dunque un mese di profonda transizione per la nostra oasi, un ponte tra l’abbondanza estiva e il silenzio invernale. Un periodo cruciale in cui la natura si prepara instancabilmente a periodi più impegnativi.
Ci rivediamo ad ottobre per parlare dei colori autunnali del bosco, delle rotte di migrazione e del ciclo vitale del riso.
Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – Provincia di Milano.
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Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2025, 16:45