Descrizione
NATURA PIEVESE – MESE DI NOVEMBRE 2025
a cura di Graziano Cireddu*
“La nebbia che respiro ormai
Si dirada perché davanti a me
Un sole quasi bianco sale ad est
La luce si diffonde ed io
Questo odore di funghi faccio mio…”
La Luce dell’Est, brano di Mogol interpretato da Lucio Battisti rievoca perfettamente l’atmosfera novembrina… nebbia (ormai poca), pioggerella leggera e persistente, giornate brevi e brumose un po’ malinconiche eppure dense di fascino… alternate a giornate luminose e insolitamente calde, recente “regalo” (si fa per dire) del cambiamento climatico.
Ma quello che percepiamo noi umani immersi nella nostra esistenza urbanizzata e poco reattiva ai richiami della natura, è solo la punta dell’iceberg del significato profondo delle stagioni di mezzo, che hanno l’importantissima funzione di preparare piante e animali al riposo invernale… ovvero di prepararli all’esplosione dell’estate (a seconda che si parli di autunno o di primavera).
Cosa succede dunque a novembre a piante e animali?
Detto in una parola gli animali si preparano ad affrontare i rigori invernali e la conseguente penuria di cibo con diverse strategie, come abbiamo sottolineato nel numero di ottobre, che hanno tutte lo stesso obiettivo: sopravvivere fino alla primavera.
Strategie diverse ma con un aspetto comune: la calma, componente essenziale di questo periodo, molto diverso da questo punto di vista da quello riproduttivo: non si sprecano inutilmente energie e quindi tutto viene rallentato, i tempi di riposo aumentano, e tutto nella natura sembra andare a braccetto con questa cadenza diradata. Sarebbe bello se anche l’umano percepisse la necessità di rallentare seguendo il ritmo della natura.
Le piante invece al di là di alcune eccezioni completano la loro perdita fogliare con effetti suggestivi e questo rende un servizio agli amanti della natura che possono osservare meglio le diverse forme di vita del bosco.
È anche il momento per ammirare e, per chi li conosce, raccogliere gli ultimi funghi della stagione in particolare chiodini, pioppini e prataioli.
La relativa abbondanza di queste specie li rende facilmente visibili ma sempre con le dovute attenzioni.
Infine, in queste giornate novembrine viene completata la raccolta del riso e terminate le opportune lavorazioni questo eccezionale prodotto locale sarà pronto per il consumo. Cercate i produttori di zona, facilmente reperibili online o nei mercatini rionali. E non dimenticate gli altri prodotti: farine, polente, prodotti del latte e da forno, carne di allevamenti sostenibili. Al prossimo numero!
* Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – provincia di Milano.
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Ultimo aggiornamento: 6 novembre 2025, 15:36