Descrizione
Quella di Pieve Emanuele è una storia di accoglienza e di inclusione, che comincia negli anni Settanta, quando la popolazione cominciò a crescere grazie all'arrivo di numerosi immigrati dal Sud dell'Italia. Oggi quella storia continua a essere raccontata, i luoghi di provenienza sono più numerosi e più lontani, ma quello che continua a caratterizzare il fenomeno è che chi arriva in questo comune resta. Gli ingressi continuano, ieri come oggi, ad essere più numerosi delle uscite: è messo nero su bianco in uno studio sulla mobilità residenziale di Pieve Emanuele, presentato giovedì scorso, 16 ottobre, presso il Centro civico U. Castelli dal prof A. Coppola e dal Dr T. Frangioni del dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Il progetto, finanziato da Fondazione CARIPLO, ha messo in luce attraverso numeri e grafici l'evoluzione del nostro Comune di Pieve Emanuele negli ultimi 20 anni.
I risultati dello studio sono disponibili in allegato e a questo link.
Contenuti correlati
- Aperte le iscrizioni al Corso di Italiano per Stranieri
- Attivo il "Centro per la Vita indipendente"
- World With Women: la mostra d'arte al Centro Civico in occasione della Festa dei Popoli
- Scelta del medico: rinnovato il servizio
- Servizio accompagnamento anziani e disabili rinnovato per tre anni
- Pieve insieme: i nuovi laboratori inclusivi
- Senza confini: le celebrazioni per la giornata della Memoria e dell'Accoglienza il 3 e il 4 ottobre
- IUS CULTURAE, Pieve Emanuele non si tira indietro
- Abitare sociale, gli annunci di ottobre
Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2025, 12:49