Da esperienza nasce esperienza. Dai corridoi e dalle stanze di un centro medico può nascere poesia. Soprattutto se il protagonista di quell'esperienza è Quito (al secolo, Vincenzo) Chiantia, già autore di raccolte di versi dedicate all'incontro con persone "al margine", come i detenuti di "Asimmetrie e sghembi". 

Questa volta a generare poesia sono stati gli incontri con i pazienti del Centro di Cultura sociosanitaria del Comune di Pieve Emanuele, dove Chiantia presta servizio come funzionario. Ancora una volta le liriche emergono da una miscela spontanea e giocosa di  un linguaggio professionale (clinico-medico) con la musicalità letteraria dell'autore.

Toni ritmici, pause libere contiene una prefazione del prof. Silvio Garattini, presidente dell'Istituto Mario Negri e cittadino onorario di Pieve Emanuele, che parteciperà alla presentazione.

Interverranno inoltre l'autore stesso e il dottor Cristiano Gandini del Centro di Cultura socio sanitaria.

Pino Gargiulo leggerà alcune poesie.

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